L'Archetipo della Madre Terra e le Esperienze Outdoor.
La Natura come Fattore Curativo.
L’ipotesi di fondo di questo lavoro è che un aiuto nel trattare alcune delle più diffuse patologie psichiche dei nostri tempi può venire dalla Natura, una natura che, oggi, è totalmente assente dalla nostra quotidianità. Non a caso si parla proprio di “deficit di natura”, e ne sono affetti molti nativi digitali, predisposti a sviluppare quella patologia dell’Attention Deficit Hyperactivity Disorder, ben nota come l’ADHD. Secondo un certo vertice di osservazione, questo disagio può collegarsi alla mancanza di contenimento, all’assenza del limite, all’inconsistenza della barriera, all’abbattimento dello steccato. Termini che rimandano alla figura paterna. Già Lacan, ricorda Massimo Recalcati (2011), parlava dell’evaporazione del padre. Un padre che, oggi, sta lasciando la scena familiare, spinto anche dall’ideologia imperante che diffonde egoismo, superficialità, mancanza di sacrificio, assenza di coraggio, incapacità di sopportare le frustrazioni e la fatica, narcisismo. Evaporazione del Padre, ossia dissoluzione delle figure autorevoli. Poiché il padre è il portatore della legge, a dissolversi è il rapporto dell’individuo con la Legge. Ne risulta un soggetto che si percepisce senza limiti.
Ma è nella Natura che si può facilmente fare esperienza di confine ed anche, a volte, del suo attraversamento, se adeguatamente preparati. Nella natura i sensi sopiti riacquistano la loro piena capacità, il silenzio consente di volgere uno sguardo Altrove, quell’altrove che è dentro di noi. Natura, a volte Padre, a volte Madre. Archetipo paterno ed archetipo materno, per dirla con Jung (1996). Grande Madre positiva ed il suo opposto, Grande Madre negativa. Una Madre che offre rifugio, ricovero, acqua, sostentamento; un Padre che pone limiti, come il freddo, o la salita faticosa, che è necessaria percorrere per arrivare in vetta alla montagna.
C’è poi il viaggio nella natura. Un qualcosa che comincia a realizzarsi quando siamo ancora al caldo, nel salotto della nostra casa. Molto tempo prima di compierli, un po’ di tempo fa, scrissi un “Diario di viaggio di due viaggi ancora da fare”.